Pubblicata originariamente tra il
1958 e il ’59 sulla rivista “Hora Cero Semanal”, prodotta in Argentina dalla
Editorial Frontiera fondata da Héctor G. Oesterheld e da suo fratello Jorge, la
saga de L’Eternauta costituisce non
solo uno dei capisaldi della scuola fumettistica sudamericana, ma anche una
delle opere più intense mai espresse dalla narrativa disegnata mainstream occidentale.

In breve, l’Argentina, e, si
presuppone, il resto del continente sudamericano, subiscono un’allucinante invasione aliena. I
terrestri vengono quasi subito annientati dagli effetti di una terrificante
nevicata radioattiva, ma un gruppo di superstiti – tra i quali spicca il
protagonista, Juan Salvo – intraprende la lotta per la sopravvivenza e il
riscatto tentando di imbastire una qualche forma di resistenza. Con conseguenze
tanto tragiche quanto sorprendenti.
L’Eternauta del ’58-’59 (conosciuto anche come L’Eternauta: Parte I) è un’opera di intrattenimento sebbene densa
di sottotesti politici che, col trascorrere dei decenni, hanno finito per
acquisire un’importanza superiore rispetto a quella che avevano
originariamente. Pubblicato in un caratteristico formato orizzontale, tipico di
molte riviste dell’epoca, il lavoro di Oesterheld e López giunse per la prima
volta in Italia intorno alla metà degli anni Settanta, serializzato sulla
rivista antologica “Lanciostory”, allora prodotta dall’Eura Editoriale.
Per
adattare la storia al formato verticale del periodico, gli editor dell’Eura ne
produssero un rimontaggio affidato a Ruggero Giovannini, ottimo disegnatore e
valente art director. Una soluzione che, pur intervenendo pesantemente sulla
struttura tecnico-stilistica originaria del racconto – a anche sul finale,
parzialmente modificato – riuscì a non alterarne l’intensità narrativa,
restituendola intatta a una platea di lettori che ne decretò l’indiscutibile
successo.

Nel 1979 fu la casa editrice Comic
Art a rilanciare in Italia L’Eternauta: Parte
I nel formato orizzontale attraverso un’edizione integrale in due volumi
che, però, faceva riferimento a una ristampa argentina non basata sulla
ricostruzione filologica delle tavole originali di López.
La versione della Comic Art de L’Eternauta: Parte I ha avuto sempre una
circolazione assai limitata, diretta ad amatori e collezionisti, e per diversi
decenni è stata l’edizione dell’Eura Editoriale quella di riferimento per il
vasto pubblico. La publishing house
romana (adesso Editoriale Aurea) l’ha infatti proposta più volte: sotto forma
di inserto rilegabile sul settimanale antologico “Skorpio” (nel 1984); all’interno
della collana-ombrello di volumi cartonati “Euracomix” e infine nella collana
antologica brossurata “Fantacomix-day” (voll. 1 e 2, 1997). Ed è sempre alla
versione Eura che hanno attinto le edizioni Repubblica-L’Espresso quando, nel
2003, hanno deciso di presentare L’Eternauta:
Parte I sul numero 29 della collana “I classici del fumetto di Repubblica”.

Successivamente
la 001 Edizioni ha anche realizzato due edizioni per collezionisti a tiratura
limitata, racchiuse in un cofanetto di legno e accompagnate da quattro libri
d’appendice contenenti un breve e inedito excursus narrativo incentrato su
Elena e Martita, moglie e figlia dell’Eternauta; La battaglia della biblioteca nazionale, una storia celebrativa
scritta da Juan Sasturain; Operazione
massacro, un tragico racconto di Solano López che rievoca il golpe militare
argentino degli anni Settanta; alcune short
stories di vario genere scritte da Oesterheld e, infine, un’interpretazione
personale di alcune tavole de L’Eternauta:
Parte I eseguita da due grandi cartoonist
italiani – Makkox e Otto Gabos – e dal maestro argentino Enrique Breccia.


(1 - continua qui)
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