La classifica viene stilata tenendo conto delle preferenze personali di un gruppo di critici e professionisti del settore del quale il sottoscritto è felice e orgoglioso di essere stato chiamato a far parte.
Ho deciso di riproporre anche in questa sede le ultime preferenze da me redatte onde incominciare a creare un piccolo database dei miei gusti e delle mie riflessioni critiche sul fumetto.
Incominciamo col "best" del 2005. Seguirà a breve quello del 2006.
01. Wanted
I superuomini così come li visualizzerebbero l'Irvine Welsh di "Trainspotting" e "The Acid House" e il Chuck Palahniuk di "Fight Club". Doloroso e disturbante, intelligente e tagliente, porta a compimento – dopo vent'anni - uno dei possibili (forse quello più inevitabile) sviluppi di "Watchmen".
02. Chosen
Romanzo di formazione alla rovescia, rappresenta per volti versi il naturale completamento di "Wanted" (scritto dallo stesso sceneggiatore). L'epilogo è indimenticabile e più che a una grandeur citazionistica in stile hollywoodiano - un equivoco nel quale sono inciampati in molti - rimanda a una dolente presa di coscienza dell'impossibilità di portare a compimento i propri sogni.
03. Ex Machina
La prosecuzione della tradizione supereroistica con altri mezzi. I superpoteri costituiscono uno strumento reazionario che non risolve i problemi dell'umanità e, anzi, alimenta la forza dello status quo. Da questa consapevolezza deriva la decisione del protagonista di abbandonare la carriera supereroistica e scendere nell'agone politico. Se fosse una serie televisiva vincerebbe una caterva di Golden Globe e di Emmy.
04. Gotham Central 3: Soft Targets
I supereroi creano solo danni. Il distretto di polizia di Gotham City si ritrova nel bel mezzo di un fuoco incrociato tra Batman e il Joker. E nessuno ne comprende le cause. Mentre i tutori dell'ordine sono costretti a contare i cadaveri, gli uomini mascherati portano avanti le loro eterne storie di scontri e odii atavici. Ma dietro alla loro guerra si cela il nulla. Una storia fondamentale che ben dipinge lo stato confusionale dell'America del post-11 settembre e del post-Iraq. Raggelante.
05. City of Silence
Oltre la fantascienza, oltre il postmodernismo: "City of Silence" rimescola Burroughs e il movimento Cyberpunk, riconducendo il tutto alle radici "archetipe" del surrealismo di Breton. Il risultato è una narrazione d'impianto noir distorta dai fumi di un delirio lisergico. E il tutto disegna perfettamente la nostra realtà e lo status emotivo-mentale dei nostri tempi.
06. Julia 86 - Myrna: a sangue caldo
Una serie criticatissima e contestatissima dai navigatori della Rete, che però riesce a sfornare perlomeno un paio di impagabili gioielli all'anno. "Myrna: a sangue caldo" rappresenta l'ennesima incursione di Berardi nei territori dell'impazzimento quotidiano, laddove il male aspetta solo di saltare fuori dalle pieghe delle nostre frustrazioni e dei nostri piccoli, meschini fallimenti. Una sceneggiatura calibratissima per una storia che non può non far male davvero.
07. Chicanos
Ex piatto forte delle riviste Eura, "Chicanos" propone le disavventure di A.Y. Jalisco, scalcinata, dolente, insopportabile e, al contempo, adorabile detective che si muove in una metropoli occidentale meticcia e vulcanica. Commedia umana allo stato puro, percorsa da testi sagaci e dalle vignette di un disegnatore in stato di grazia, "Chicanos" sa mescolare Rabelais e Woody Allen, donandoci una protagonista davvero unica.
08. Torso
Scrittore di punta dell'attuale panorama fumettistico statunitense, Bendis è anche un interessante autore completo, capace di realizzare noir originali, avvincenti e sorprendenti. "Torso" è una storia cruda e serrata, contraddistinta da costruzioni e dialoghi che rimandano immediatamente a uno stile narrativo d'impianto cinematografico. E che la sua prossima trasposizione in celluloide sia stata affidata a cupo genio registico di David Fincher ("Seven", "Panic room"), la dice tutta sul fascino orrido e inquieto che emana questo libro.
09. Largo Winch
Serie di culto del mercato librario transalpino, "Largo Winch" può godere finalmente di una sua attesissima, sistematica riproposizione in volume (nella collana Euramaster) anche nel nostro paese. Lo sceneggiatore Van Hamme riesce a rielaborare tutta la tradizione dell'avventura e della spy-story classica trasformando i più abusati luoghi comuni legati ai generi popolari in merce inedita e sopraffina. E il disegnatore Philippe Francq lo coadiuva con uno stile realistico e scattante e uno storytelling che, a tratti, sfiora il vertiginoso.
10. Zeno Porno
Paolo Bacilieri è forse l'unico, degno erede di quella rivoluzione fumettistica nostrana che va ricollegata al gruppo di Frigidaire. Fin dal titolo "Zeno Porno" crea un corto circuito con l'opera di un grandissimo del Novecento, Italo Svevo, con le suggestioni dei flussi di coscienza di Joyce e le aperture psicanalitiche di Freud. Il risultato è un'opera che prende di sana pianta uno dei più fecondi e mirabili triangoli filosofico-letterari del post-decadentismo e del primo scorcio del secolo XX, frullandolo e rimasticandolo in chiave underground, grottesca e pop. Intelligente, colto, sincero e gustoso.
2 commenti:
Li ho letti tutti tranne "Zeno porno"...e devo dire che,a parte Ex Machina (Vaughan regna,anche su Runaways e Y) li ho trovati molto noiosi e/o pretenziosi...soprattutto Chosen.
Io sono un tipo "da supereroi",evidentemente! Saluti!
remielstears.splinder.com
Vado OT per farti gli auguri.
Ho letto del lieto evento sul blog di Roberto. Piccoli critici crescono ;)
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