Esistono persone che invidio profondamente. Perché non possiedono il minimo senso del pudore e della vergogna.
Un paio di settimane fa, nel corso del talk show Anno Zero, il fisico premio Nobel Carlo Rubbia spiega i motivi per i quali all'Italia non converrebbe riaprire le porte all'energia nucleare.
Rubbia non si inerpica in voli pindarici, bada al concreto, tenta di elencare le ragioni logiche e sostanziali.
Rubbia è un fisico, Rubbia è un premio Nobel, si presuppone che Rubbia sappia spaccare in quattro un protone o un elettrone così come noi, a casa, carichiamo e avvitiamo una macchinetta del caffè.
Se uno come Rubbia ci spiegasse certe cose ce ne stremmo zitti. Se avessimo delle perplessità, gliele faremmo presenti con educazione, intavolando, magari, una civile conversazione.
Invece ad Anno Zero è presente anche Maurizio Belpietro, direttore del settimanale Panorama.
Rubbia, fogli in mano, cerca di ragionare con un'educazione che fa quasi tenerezza e Belpietro - un signor nessuno che funge da Terminator al soldo di Skynet-Berlusconi -lo tratta con aria di sufficienza, con arroganza nient'affatto dissimulata, facendo smorfiette di derisione e sventolando la bandiera del pro-nucleare.
Uno scribacchino contro un premio Nobel, un lacché contro un uomo di ricerca.
A Belpietro dedico il calembour che informa questo post: You're just a ridicolous strontium dog....
2 commenti:
la presunzione del nulla. purtroppo in italia dilagante. e approposito di strontii, alessandro, di chi era e come si intitolava quella saga fantascientifica, ambientata in una realtà parallela, pubblicata da eura(ma non sricordo se su skorpio o lancio) in cui i potenti di turno avevano -letteralmente- la faccia come il chiulo?
a presto,
enrico
ma perche' della querelle Carlucci che me ne dici??
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