Per chi ama i territori borderline, poi, quei luoghi che emergono dagli stati d'animo individuali piu' che da una loro netta connotazione estetico-culturale, Voglio la testa di Garcia! equivale a un viaggio nelle periferie dimenticate dell'anima, a uno svanire inesorabile nei meandri dell'esistenza.
Vite fallite, violenze impossibili da cancellare, amori teneri e torbidi, vittime e morti, pistole, potere, arroganza e un Messico putrido eppure bellissimo; tutto il necessario per aprire uno squarcio attraverso il quale fuggire e perdere se stessi senza ritrovarsi piu'.
La visione del film di Peckinpah, mi ha fatto tornare alla memoria Voices, canzone e video very 80's di Russ Ballard che probabilmente solo con i diritti di questo pezzo - anche se ha scritto brani per gruppi famosissimi - avrà campato alla grande per anni
Il video di Voices rappresenta l'anello di congiunzione tra Voglio la testa di Garcia! e quel film tanto visivamente raffinato quanto sbagliatissimo che è Revenge di Tony Scott.
Solo recentemente le peculiari visioni messicane di Peckinpah hanno trovato un degno e originale interprete.
Procuratevi Le tre sepolture di Tommy Lee Jones e commuovetevi davanti alle immagini di una delle pellicole americane piu' belle e significative degli ultimi vent'anni anni.
3 commenti:
ciao Alessandro,
dove sei riuscito a vedere "Voglio la testa di Garcia!"?
Studio Universal, piattaforma satellitare Sky.
AlexDinox
Capito, grazie mille.
Dovrò recuperarlo in qualche modo.
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