Clemente Mastella non è un criminale: è peggio.
Un criminale possiede una sua dimensione di cattiveria, ha un suo stile, contro di lui puoi soccombere, ma puoi anche combatterlo se possiedi palle a sufficienza.
Mastella, invece è un grasso magna-magna, un omiciattolo con un distorto, perverso senso della politica, uno che mette su un gigantesco sistema di raccomandazioni e facilitazioni ed è convinto di non star facendo nulla di anormale.
Semplicemente "perché tutti, in politica, fanno così".
Mastella non possiede reali convinzioni ideologiche: ogni volta che l'UDEUR organizza il congresso del partito, i principali leader dei due schieramenti vanno in pellegrinaggio a lisciargli il pelo come dei consumati cicisbei settecenteschi.
Perché Mastella si schiera solo in funzione delle poltrone.
E infatti lui una volta, al termine di una convention, ebbe modo di dichiarare: "Sì, qui vengono tutti quanti. Ma non vorrei fare la fine della bella figlia, che tutti vogliono ma nessuno se la piglia."
E nessun giornalista a domandargli: "Sì, Mastella, ma tu con chi ti vuoi schierare, da che parte stai, qual è la TUA decisione?"
Purtroppo la gente ormai è talmente distratta da non seguire più le parole dei politici. Politici che esprimono in modo palese la loro corruzione senza che più nessuno riesca a porre loro un freno se non una magistratura sotto assedio.
Sandra Lonardo Mastella - che occupa il posto di Presidente della Regione Campania per una pura questione di convenienza politica - riceve gli arresti domiciliari e cosa succede?
Mastella va a frignare in Parlamento e a tuonare contro la magistratura persecutoria così come nessun cittadino comune potrebbe permettersi di fare.
E le forze politiche? Quelli di Destra lo accarezzano e gli mostrano solidarità.
Mastella fa loro comodo, non vedono l'ora di portarlo dalla loro parte. E nel frattempo danno pure una bella botta al Governo affermando che il loro (ormai ex) Ministro della Giustizia è un indagato e che la maggioranza è a pezzi.
Un colpo al cerchio e uno alla botte.
Quelli di Sinistra, invece, annaspano: Mastella non lo si può scacciare perché ci sarebbe immediatamente una crisi. E allora tutti a esprimere solidarietà e a invitarlo a mantenere il suo posto. Sperando al contempo che questo cacacazzo si tolga dalle palle quanto prima.
Mastella, dal canto suo, dà il meglio di sé: si appella all'onore e alla famigghia come una brutta parodia di Tony Soprano (che, comunque, resta un personaggio di alto spessore) e dopo aver spacciato come superiorità d'animo e elevazione politica il suo gesto dimissionario, rilascia in quel di Benevento una conferenza stampa che è lo show della Res Publica travisata e sporcata da un mentecatto.
Rimasto - volontariamente - senza culo sulla poltrona, Mastella dichiara il suo appoggio esterno al Governo. Senza culo su una poltrona perché si dovrebbe dare appoggio incondizionato al governo?
L'appoggio esterno al Governo lascia le mani libere al boss di Ceppaloni. Che infatti
subito afferma che se Prodi dovesse nicchiare su qualche nome "perbene" suggerito dall'UDEUR per l'occupazione di un posto importante, tipo la presidenza della RAI, allora il partito trarrebbe le dovute conseguenze.
E' la "politica delle poltrone" al suo massimo stadio, ai sublimi vertici d'esistenza.
Mastella dice queste cose in stato di commozione, le considera normali. La politica per lui E' QUESTO e nient'altro.
Poi, poche ore più tardi, incomincia a togliersi sassolini dalle scarpe e a giocare al Sansone che porta con sé i Filistei nella morte.
"Il PD mi ha abbandonato! Pecoraro Scanio è ancora Ministro dell'Ambiente nonostante lo scandalo dell'immondizia in Campania! UDEUR e Italia dei Valori mai più insieme!"
Come dicevo all'inizio, Mastella è un omuncolo.
Ritiene che se il sistema intero viaggia in modo sbagliato, allora colui che lo cavalca non è colpevole di nulla.
The same old story fin dai tempi della condanna di Craxi.
Scorda, però, che non gliel'ha ordinato il medico di fare il politico.
Che se il sistema è sbagliato, si può rinunciare a esso.
Mastella invece vuole tutti i vantaggi senza pagarne le eventuali conseguenze.
E si lamenta, e piange, e frigna, e tuona se qualcuno decide di fargli saltare il giocattolo dalle mani.
"Perché io? Perché dovrei essere proprio io a pagare?"
Il Punitore della Marvel Comics gli avrebbe risposto: "Perché da qualcuno bisogna pur cominciare."