31 ott 2013

Villain Comics: colpo su colpo

E' giunto ormai al secondo anno di attività questo piccolo studio indipendente che propone - attraverso albi ben stampati, graziati da copertine d'autore - lavori ascrivibili a vari generi della letteratura popolare, avulsi da qualsiasi pretenziosità intellettualistica e ricerca di esangue autorialità. Fumetti sanguigni e ruspanti, insomma, che amano cavalcare l'hard-boiled, il noir, l'avventura esotica, la fantascienza e il fantasy, l'horror e il supereroismo con un taglio che varia dal realismo alla satira, senza prescindere dalle contaminazioni più varie e sorprendenti.

I ragazzi che fanno capo alla Villain Comics - questo il nome del laboratorio/collettivo/casa editrice - sono sceneggiatori e scrittori di talento che anelano a farsi conoscere dal pubblico, dalla critica e (perché no?) dalle major di settore realizzando - non senza prendersi anche pesanti rischi creativi in fase di elaborazione di soggetti e tavole - storie nuove e originali.

In questi giorni gli autori della Villain Comics li troverete impegnati a vendere i loro prodotti - arricchendoli con sketch e dediche - all'edizione 2013 di Lucca Comics & Games. E mai come quest'anno la qualità delle loro pubblicazioni - visionate dal sottoscritto in anteprima grazie alla cortesia di Bruno Letizia, uno dei cartoonist del gruppo - può dirsi elevata.

Il titolo più interessante che troverete a Lucca sarà sicuramente Brutti, sporchi e cattivi, un racconto di circa 80 pagine (venduto a 6 euro), con finale aperto, che dopo una partenza western allarga i suoi orizzonti fino ad abbracciare l'avventura tout court alla Kipling, il fantastico alla Ambrose Bierce, l'horror alla Stephen King e il dinamismo splatterpunk alla Robert Rodriguez.
A scriverlo, con grande senso della narrazione, l'accoppiata formata da Stefano Marsiglia e Michele Monteleone, mentre la parte grafica - straordinaria per diverse scelte d'inquadratura e la padronanza di stampo "sudamericano" della texture - è appannaggio di Fabrizio des Dorides, disegnatore di cui sentiremo di certo parlare in futuro, vista la dose di talento "in potenza" che riesce a sfoggiare.


Ancora nell'ambito della contaminazione western, allo stand della Villain Comics troverete Gunsmoke & Dragonfire, un racconto fantasy ambientato in un mondo con tutte le connotazioni del selvaggio Ovest americano.
La divertente sceneggiatura è di Giulio Antonio Gualtieri, per i disegni - a metà tra la moderna scuola statunitense e quella franco-belga - di Eleonora Carlini. La cover dell'albo, invece (24 pagine, 3 euro), è di Andrea Meloni.

Grande attesa, poi, per Siouxie Fox (24 pagine, 3 euro), dove in una Roma sospesa a metà tra il futuristico e lo steampunk, tra atmosfere alla Neil Gaiman e fantasia Art Déco, popolata di fantasmi ben visibili ai vivi, agisce una bionda e procace bounty-killer di spiriti trasgressori che non hanno intenzione di restare vincolati agli spazi-ghetto assegnati loro per legge.
Dietro la notevole e provocatoria cover del talentuoso David Messina si sviluppa una storia concepita da Bruno Letizia e disegnata da una Valentina Zeppa che sembra guardare alla lezione di Howard Chaykin.

Ed è sempre a Letizia - che oltre che sceneggiatore è anche un ottimo disegnatore dotato di un eccellente story-telling - che si deve il terzo capitolo di Se sei vivo, spara! (24 pagine, 3 euro), un horror-western - con un richiamo iniziale al film Django di Sergio Corbucci - che vede il cacciatore di vampiri Lion Gardiner impegnato non solo a combattere una schiera di non-morti, ma anche i tremendi fantasmi che si annidano nel suo passato e nella sua memoria.
L'affascinante cover pittorica dell'albo è di Fabio Listriani.


Ancora incentrato sull'horror e il soprannaturale è, inoltre, la terza e conclusiva puntata de Il Regno dei Morti (52 pagine, 4 euro, cover di Andrea Meloni), una storia scritta da Stefano Marsiglia e disegnata in un'evocativa mezzatinta da Stefano Belfiore - con personaggi ricalcati sui volti di attori cinematografici - che indaga le conseguenze di un conflitto tra umani e vampiri in un mondo devastato da un'apocalisse zombi (!).

Affascinante pure Game Over (24 pagine, 3 euro), un mystery inserito in un'ambientazione cyberpunk dove i campioni di videogame sono considerati alla stregua di stelle dello sport. Qui una giocatrice desiderosa di emergere è costretta a fare i conti con un videogioco maledetto che sembra condurre al suicidio chiunque gli si accosti.
Bella la sceneggiatura di Giulio Antonio Gualtieri e i disegni di un Andrea Meloni che sembra voler rinverdire i fasti di cartoonist come l'americano Bill DuBay o lo spagnolo Luis Bermejo, nomi di punta della leggendaria rivista d'Oltreoceano "Eerie".






E non poteva mancare nemmeno la fantascienza, che col primo episodio de La fine del mondo (24 pagine, 3 euro, cover di David Messina) ci trasporta su una Terra attaccata da una flotta d'invasione extraterrestre. La risposta umana - avvenuta utilizzando armi nucleari - ha rintuzzato i piani degli alieni che, comunque, hanno incominciato a bersagliare il pianeta con devastanti operazioni di strategia terroristica applicate su larga scala (notevole l'immagine del Golfo di Napoli puntellato di giganteschi resti di astronavi distrutte).
Ed è a questo punto che deve intervenire una special force di uomini dotati di superpoteri. La fine del mondo si basa sulla sceneggiatura di Michele Monteleone e sui disegni ad alto quoziente hi-tech di Paolo Villanelli.


Se non a Lucca o alle principali fiere del fumetto italiane (Napoli Comicon, ecc.), le produzioni targate Villain Comics sono richiedibili all'indirizzo email: comics.villain@gmail.com o, per chi abita a Roma, presso le più note e fornite fumetterie della capitale.


La Villain Comics oltre che un blog - che potete raggiungere cliccando sul link che ho inserito all'inizio di questo pezzo - ha pure una pagina Facebook.

30 ott 2013

Da "C/mare (Na)" a "Codename: AlexDinox"


Era il 2006 quando incominciai a rendere attivo questo blog.
Lo intitolai C/mare (Na) con un'idea ben precisa in testa: quella di mescolare le mie esperienze quotidiane in una realtà problematica come quella di Castellammare di Stabia, la città in provincia di Napoli nella quale vivo, con tutte quelle suggestioni che colpiscono il mio immaginario.

Devo dire che la cosa all'inizio ha funzionato, ma poi - complice la nascita di mia figlia e le impetuose esigenze di un'attività lavorativa sempre più intensa e orientata su più fronti - sono stato costretto dapprima a concentrarmi, anche per una sorta di "igiene mentale", su argomenti meno legati al contesto sociale in cui vivo e poi a diradare l'aggiornamento del blog fino alla stasi assoluta.

Oggi C/mare (Na) cambia titolo e si trasforma in Codename: AlexDinox (che, come ben sa chi è abituato a comunicare con me tramite e-mail, è il modo in cui mi firmo normalmente).




La mia attività nel mondo dell'editoria a fumetti con case editrici come RW Lion, Mondadori e 001 Edizioni e l'esperienza maturata, in questi lunghi anni, come critico militante e supervisore editoriale, mi hanno fatto propendere per ottimizzare e approfondire questi aspetti della mia vita. Quindi più spazio alla fiction (fumetti, cinema, serie TV, musica, letteratura, ecc.) e meno alle paturnie private (alle quale, però, ogni tanto tornerò a dare voce).




Non so con quale frequenza riuscirò ad aggiornare Codename: AlexDinox

E' comunque un inizio e la volontà di farlo con una certa regolarità c'è tutta.

Stay tuned.

P.S.: i post degli anni e dei mesi passati sono tutti in fase di revisione, soprattutto per quanto riguarda le immagini e i link ai videoclip musicali. Dateci uno sguardo, se non l'avete mia fatto prima.



29 ott 2013

La Mondadori a Lucca Comics & Games 2013

Se andate a Lucca Comics & Games, dal 31 ottobre al 3 novembre, non osate perdervi le anticipazioni e i titoli della Mondadori, che sta per piazzare delle abili stoccate nel mondo del fumetto italiano.

Io con Mondadori ci collaboro ormai da anni, prima attraverso la fortunata collana "Batman: La leggenda" e, più di recente, con altre produzioni targate DC Comics: "Superman", "Batman: Il Cavaliere Oscuro"...




e "Superman/Batman".





La grande attenzione che la Mondadori sta tornando a mostrare nei confronti del mondo del fumetto deriva dalla passione della sezione "Comics" della casa editrice di Segrate, che vede al lavoro persone in gamba  e motivate come Fabrizio Savorani e Luigi Belmonte.

La Mondadori Comics ha preannunciato che a Lucca sarà presente con uno stand imponente - in abbinamento con la Magic Press, da sempre un service di riferimento per il colosso milanese - dove saranno disponibili tutte le sue attuali produzioni - "Batman: Il Cavaliere Oscuro", "Superman/Batman", "Historica"...





e gli omnibus di Alan Ford.


Inoltre - e questo è il piatto forte dell'evento - verranno preannunciati gli omnibus di Kriminal (il cui numero 1 sarà proposto in anteprima allo stand)...


...la nascita della collana "Prima", una serie bimestrale che proporrà, in contemporanea con la Francia, l'edizione italiana di volumi cartonati francesi di vario genere (fantasy, fantascienza, storico, azione, ecc.) al prezzo di 9 euro e 99 (si incomincerà con l'accurata versione a fumetti dell'Elric di Melniboné di Michael Moorcock realizzata da Julien Blondel, Didier Poli e Robin Recht)...

...e, infine, il grande, attesissimo ritorno del Ken Parker di Gianfranco Berardi e Ivo Milazzo, con un'edizione integrale disponibile in edicole, nelle librerie e nelle fumetterie. Lo sceneggiatore e il disegnatore la presenteranno nel corso di due appuntamenti lucchesi aperti alla stampa, ai blogger e al pubblico. Firmeranno inoltre una stampa realizzata appositamente per celebrare il ritorno di uno dei personaggi avventurosi più amati e acclamati dai lettori italiani.

Ecco la lista degli appuntamenti:

GIOVEDÌ 31 OTTOBRE

17:00-18:00
Giancarlo Berardi
e Ivo Milazzo
(incontro stampa)

VENERDÌ 1 NOVEMBRE

11:00-12:00
Giancarlo Berardi
e Ivo Milazzo
(sessione firme)

12:00-13:00/17:00-18:00
Christian Martinez (Gine)
disegnatore di
Historica: Gli scudi di Marte
(sessione fi rme)

16:00-17:00
Robin Recht
disegnatore di
Elric: Il trono di rubino
(sessione firme)

SABATO 2 NOVEMBRE

11:00-12:00
Robin Recht
disegnatore di
Elric: Il trono di rubino
(sessione fi rme)

16:00-17:00
Hermann
autore di
Historica: Bois-Maury
(sessione firme)




23 ott 2013

"HOPE - L'ultimo segreto del Fuoco" di Cailín Óg


Si chiama Cailín Óg, è nata a Dublino nel 1984, scrive da sempre letteratura per ragazzi e i suoi punti di riferimento tematici e stilistici sono Omero, Jules Verne, Mark Twain, Joseph Conrad, Terry Brooks, Robert L. Stevenson e Angela Carter.
Sconosciuta finora in Italia, Cailín Óg esordisce in questi giorni nelle librerie nostrane con Hope: L’ultimo segreto del Fuoco, un fantasy postmoderno pubblicato da Salani, casa editrice orfana da troppo tempo dell’Harry Potter di J.K. Rowling – di cui ha pubblicato l’intera saga – e alla ricerca di un nuovo titolo di punta per il suo catalogo. Un obiettivo che appare chiaro fin dalla strategia di lancio, che cela, a partire dalla copertina, un segreto.
La scrittrice Cailín Óg, infatti… non esiste. Si tratta di uno pseudonimo in lingua gaelica mutuato dalle opere di Shakespeare e che può essere tradotto come “Giovane Ragazza”. E anche l’anno di nascita della donna, il 1984, rimanda all’omonimo capolavoro distopico di George Orwell.
Ma allora chi si occulta dietro Cailín Óg? Una coppia di scrittori italiani – formata da Cailín Óg Blue e Cailín Óg Red – che, seguendo l’esempio del collettivo Wu Ming, preferisce accreditarsi presso il pubblico con un ricercato nome d’arte.
Una mossa audace, destinata di sicuro a generare clamori, e che, lungi dall’essere una mera forma di superficiale pubblicità, tende a puntare l’attenzione dei lettori sulla sostanza del libro. Perché Hope: L’ultimo segreto del Fuoco (che esce oggi, 24 ottobre, in edizione cartonata, all’interessante prezzo di € 14.90) è davvero un bel romanzo, dalla forma e dal respiro internazionali, intrigante nei contenuti, rapido nella cifra stilistica e agile nei molteplici passaggi narrativi. Un’opera che sa vivacizzare le formule classiche del fantasy infarcendole di rimandi metatestuali, di citazioni pop e di rimodulazioni divertite di tutti gli aspetti della narrativa di massa contemporanea.
Hope: L’ultimo segreto del Fuoco – sottotitolo: “La sola speranza di sopravvivere è sconfiggere gli dèi” – prende le mosse da un assunto che sarebbe piaciuto assai allo scrittore britannico Neil Gaiman: la Terra è stata devastata da una guerra oscura combattuta tra gli esseri umani e le terribili divinità di un pantheon che fonde la mitologia greca con quella scandinava. Inutile dire che sono stati gli uomini ad avere la peggio e che il mondo si è ritrovato catapultato in una specie di medioevo post-apocalittico dove la lotta quotidiana per la sopravvivenza è spietata.
Tuttavia Vorak, il dio della guerra, è inquieto e insoddisfatto. Frustrato per non essere a capo di un regno e bramoso di conquiste, complotta per invadere di nuovo con le sue orde la Terra – che dopo il conflitto ha ritrovato un seppur precario equilibrio – e schiavizzarne la popolazione superstite. Un piano che non può portare avanti se non coinvolgendo altri dèi, come, per esempio, il signore degli inferi Nūbi o l’ingannatore Nyme.
Ma sulla Terra è nata una ragazzina, Hope, che – dopo essere stata adottata e allevata dai membri del clan della città di Kaerlud – sta scoprendo, con un misto di orrore e di inquietudine, di possedere poteri pirocinetici. Una capacità che potrebbe, forse, aver mutuato da Prometeo, colui che osò rubare il fuoco ai celesti per favorire lo sviluppo dell’umanità. È possibile, dunque, che Hope rappresenti una prescelta, un essere nato per fronteggiare la rinnovata minaccia divina?
Ricco di figure, di ambientazioni e di colpi di scena che però non distolgono affatto l’attenzione dal movimento psicologico dei vari personaggi della vicenda, “Hope: L’ultimo segreto del Fuoco” è un prodotto, ascrivibile alla categoria “Young Adults”, che sa giocare con intelligenza coi lettori, fornendo loro, in maniera quasi subliminale, senza mai schiaffarglieli in faccia, molteplici rimandi all’immaginario collettivo contemporaneo.
La protagonista ingloba, fin dal suo aspetto fisico, characters come la principessa Merida del film targato Disney Ribelle – The Brave oppure un’altra Hope, quella che con la sua presenza ha rivoluzionato – in saghe come Secondo Avvento, Cable o Generation Hope – le serie a fumetti dedicate agli X-Men della Marvel Comics. E anche gli antagonisti citano con grande finezza icone della Disney e della Marvel: impossibile, infatti, pensare a Nūbi senza immaginarlo – in base alla descrizione che ne fa Cailín Óg – con le fattezze di Ade, il villain del film d’animazione “Hercules”, così come immediato risulta il collegamento tra Nyme e il dio dei tranelli Loki nella personificazione che ne dà l’attore Tom Hiddleston nelle pellicole Thor e The Avengers.
E gli scenari? Un appassionato di anime e di manga potrebbe immediatamente immaginarseli – in base ai toni mutevoli, ora dark ora più leggeri, della trama – raffigurati dall’estro di un Hayao Miyazaki o di un Katsuhiro Otomo. Ma i fan delle consolle potrebbero riscoprirvi le atmosfere magiche di videogame come “Final Fantasy” o anche Jak and Daxter e Ratchet and Clack. Del resto non è un caso se a Hope: L’ultimo segreto del Fuoco è collegato pure un app-game ufficiale scaricabile all’indirizzo footprintgames.com/hope.
Insomma, il romanzo di Cailín Óg ha tutte le carte in regola per attirare l’attenzione non solo di coloro che si sentono orfani di Harry Potter, ma anche di quel pubblico giovane, curioso e onnivoro alla ricerca di un’alternativa fresca e originale all’ennesimo capitolo della saga di Percy Jackson o ai nuovi lavori di Licia Troisi. Un’alternativa che sappia incantare e appassionare i lettori adolescenti con la sua capacità di osare fino a toccare risvolti “estremi” che ricordano più certi twist drammatici de Il Trono di Spade di George R.R. Martin che l’Eragon di Christopher Paolini o il Dragon Trainer di Cressida Cowell (di cui sono comunque distinguibili degli echi).
Lettori che si riconoscano nelle splendide frasi introduttive del romanzo:

“A tutti i piloti interstellari e i marinai,
Jesse James e i treni da assaltare, i campi di grano, gli X-Wing,
le navi volanti, l’Eternauta, le giacche di pelle nera,
i cowboy col doppio cinturone e la slide guitar.
Ai melograni, i supereroi, le storie, la boxe,
le stelle, la verità, le parole, le corse da bambini.
Attraverso il mare e lo spazio, le nuvole e le alte vie, come Teseo.
Al tuo viaggio, GGG.

“E per chi aspetta il suo tempo.
Per chi non accetta il quieto,
inutile scorrere di cose sempre uguali,
ma sa che il momento verrà.
Per chi ha il coraggio dell’attesa.
Per il silenzio delle parole che non van dette.
Per la rabbia di quelle che vanno pronunciate,
anche quando sono fuoco in un pagliaio.”

Di Hope: L’ultimo segreto del Fuoco Cailín Óg ha già previsto la realizzazione di ben due sequel e di un prequel.